La vescica
è l’organo che ha il compito di raccogliere l’urina che viene filtrata dai
reni. Nella maggior parte dei casi, il tumore alla vescica ha inizio dalle
cellule che compongono il suo rivestimento interno ( urotelio). Le cause di
questa malattia non sono sempre chiare: lo sviluppo del tumore è stato messo in
relazione, ad esempio, con il fumo di sigaretta, le infezioni da parassiti,
l’esposizione alle radiazioni e a sostanze chimiche. Quel che è certo è che la
neoplasia si presenta quando alcune cellule della vescica smettono di
funzionare correttamente e iniziano a crescere e a dividersi in maniera
incontrollata, arrivando a formare il tumore.
Esistono diversi tipi istologici di tumori alla vescica:
Tra i fattori di rischio ci sono:
Una diagnosi precoce e accurata di tumore della vescica è essenziale ai fini dell’efficacia del trattamento: può ampliare lo spettro di opzioni terapeutiche a disposizione e quindi aumentare le probabilità di guarigione.
L'ecografia dell’apparato urinario.
E’ l’indagine di prima istanza in caso di un sospetto tumore vescicale
(presenza di ematuria, micro o macroscopica, o altri segni e sintomi di
pertinenza urologica). E’ un esame non invasivo, attendibile per l’accertamento
del tumore della vescica e utile per il monitoraggio di possibili recidive.
Le citologie
urinarie.
E’ la ricerca nelle urine della presenza di cellule tumorali di origine
vescicale. La sensibilità della metodica aumenta proporzionalmente con
l’aumentare dell’aggressività biologica della neoplasia. L’esame citologico è
ripetibile anche durante i controlli in pazienti che abbiano già avuto un
tumore vescicole, allo scopo di diagnosticare con una certa celerità
l’eventuale presenza di recidiva di malattia.
La cistoscopia
Consiste nell’introduzione di un sottile strumento flessibile o rigido
(cistoscopio) attraverso il canale per l’escrezione delle urine (uretra).
L’estremità dello strumento è munita di un apparato illuminante costituito da
lenti speciali e fibre ottiche, che permette al medico di ispezionare
visivamente l’uretra e la vescica. La cistoscopia con flessibile, di ridotta
invasività, risulta di estrema utilità soprattutto nel follow up dei pazienti
con storia pregressa di tumore vescicale.
La TAC ( tomografia assiale computerizzata ) ha la capacità di rappresentare le strutture anatomiche
chiare e precise, per cui è diventato l'esame principale riguardo la diagnosi e
la stadiazione.
La PET è una moderna tecnica
diagnostica che utilizza un radiofarmaco che si accumula nelle lesioni
neoplastiche caratterizzate da elevato metabolismo, permettendone l’identificazione
sulle immagini analizzate dai medici.
Per le neoplasie vescicali l’applicazione di questa metodica può essere limitata dall’eliminazione urinaria di parte del radiofarmaco.
L’efficacia del trattamento del tumore della vescica è dato dalla somma di molti fattori, tra cui il tipo e lo stadio evolutivo del tumore, oltre che l’età e lo stato di salute del paziente.
Chirurgia
La chirurgia è il trattamento primario per il tumore della vescica. In base al
bisogno clinico del paziente, la chirurgia del cancro della vescica può
prevedere:
asportazione del tumore dalla parete vescicale per via endoscopica (TURBT) - tumore superficiale.
asportazione dell’intera
vescica (cistectomia radicale) – tumore infiltrante solido.
I pazienti sottoposti a cistectomia radicale possono essere candidati
all’intervento di ricostruzione della vescica e delle vie urinarie.
Chemio-Immunoterapia
In relazione al tipo di tumore, a seguito di TURBT, può essere necessario
effettuare cicli di instillazioni endovescicali di chemio o
immunoterapici.
Vengono usate: Mitomicina C ( MMC), Epirubicina, o una soluzione con il bacillo di Calmette-Guerin attenuato (BCG), composta di batteri poco aggressivi in grado di provocare la reazione del sistema immunitario.
Chemioterapia
Per i pazienti con malattia avanzata (tumore che si è diffuso
in altre sedi oltre la vescica), il medico può suggerire la chemioterapia
sistemica, anche come opzione terapeutica esclusiva. In casi
selezionati, può essere appropriata anche una combinazione di radioterapia e
chemioterapia dopo l’intervento di asportazione parziale della vescica. Radioterapia
La radioterapia può essere effettuata anche in associazione alla
chemioterapia o in sostituzione della chirurgia nei soggetti affetti
da carcinoma vescicale e non operabili per la presenza di gravi
comorbidità.