Le
verruche genitali, più spesso conosciute come
condilomi acuminati o
creste di gallo, sono escrescenze o protuberanze visibili su cute e mucose contratte attraverso il contatto sessuale.
Sebbene l’aspetto clinico più frequente sia quello acuminato (classiche “creste di gallo”), esistono alcune varianti, come i condilomi papulosi, quelli piatti e quelli pigmentati.
Sono causate da alcuni ceppi del papilloma virus umano (
HPV), una delle più comuni cause di malattie sessualmente trasmesse, e possono comparire nella zona genitale o anale; il virus responsabile può essere trasmesso anche in assenza di manifestazioni visibili, tanto che molti pazienti non hanno sintomi ma possono ugualmente essere fonte di contagio.
Non è detto che chi contrae l’infezione svilupperà a sua volta il condiloma: la comparsa o meno delle lesioni dipende, infatti, dalla capacità del sistema immunitario dell’ospite di contrastare il virus.
Il virus si tramette prevalentemente per contatto diretto (cute-cute; cute-mucosa; mucosa-mucosa) e, data la sede genitale, la trasmissione avviene per contatto sessuale.
I condilomi rappresentano la malattia a trasmissione sessuale più frequente nel mondo occidentale.
Il tempo d’incubazione è ampiamente variabile, spesso da qualche mese a diversi anni.
I condilomi sono in genere indolori e non sono pericolosi, ma possono essere esteticamente fastidiosi e spesso diventano causa di disagio psicologico e di imbarazzo.
Non sono causa di riduzione della fertilità.
I condilomi sono causati dall’HPV, un virus in grado di trovare un nascondiglio in pelle e mucose per proteggersi dai trattamenti in corso, per poi manifestarsi nuovamente in seguito. Questa è la ragione per cui potrebbe essere necessario ripetere più volte il trattamento scelto prima di raggiungere una guarigione definitiva. Si ricorda infine che non si acquisisce immunità, si è quindi eventualmente soggetti a nuove infezioni in caso di rapporti con partner infetti.
Le verruche genitali sono causate da un virus, il cosiddetto papillomavirus umano. Ne esistono almeno 70 tipi diversi di HPV: molti non danno problemi; alcuni causano la comparsa di verruche in parti del corpo diverse dai genitali; i tipi 2, 6, 7 e 11 sono quelli più comunemente collegati alle verruche genitali; altri tipi di HPV possono indurre modifiche precancerose della cervice o il tumore della cervice: 16, 18, 31, 33, 35, 45, 51, 52 e 58 questi tipi sono conosciuti come HPV ad alto rischio.
Possono causare anche tumori alla vagina, all’ano, al pene e al cavo orale.
L’infezione da HPV si trasmette con contatti sessuali anali, orali o vaginali. Il virus si può diffondere anche in assenza di verruche visibili. Le verruche possono comparire da settimane a qualche anno dopo il contagio. Non tutti quelli che hanno contatti con il virus HPV e verruche genitali svilupperanno a loro volta formazioni visibili. Le statistiche indicano che la probabilità di sviluppare e diffondere verruche sono maggiori nei soggetti che hanno più partner sessuali, sono diventati sessualmente attivi precocemente, fanno uso di tabacco o alcolici, hanno contemporaneamente un’infezione virale, come l’herpes genitale, o una situazione di stress, o hanno un sistema immunitario fragile per condizioni come il diabete, gravidanza, HIV - AIDS o assumono farmaci immunosoppressori.
La via di trasmissione più comune è come detto attraverso i rapporti sessuali, eventualmente anche attraverso rapporti orali o sex-toys; non viene invece trasmesso attraverso baci, abbracci o con la condivisione di asciugamani, abbigliamento e oggetti di uso quotidiano, come posate o la tavoletta del wc.
Il preservativo può aiutare a proteggersi dalle verruche genitali, ma poiché non copre tutta l’area genitale, l’efficacia non è assoluta.
Una volta penetrato nell’organismo, il virus richiede in genere un tempo di incubazione compreso tra 3 settimane e 8 mesi prima dell’esordio della manifestazione clinica. Tipicamente le verruche genitali fanno la loro comparsa 2-3 mesi dopo il contatto iniziale, ma il virus è tuttavia in grado di rimanere dormiente all’interno delle cellule epiteliali per periodi di tempo anche molto prolungati, l’infezione può cioè persistere inosservata per l’intera durata della vita di un individuo senza manifestare verruche clinicamente evidenti. Le verruche sono in genere indolori, anche se possono causare prurito ed infiammazione.
Nelle donne le verruche genitali compaiono come condilomi vaginali o nell’ano (o intorno a queste zone), oppure sul collo dell’utero.
Negli uomini, invece, i condilomi possono comparire su pene, scroto, glande, inguine, attorno all’ano, sulle cosce;
si noti che non è necessario avere rapporti anali passivi per vedere la comparsa di condilomi in questa zona, quindi anche soggetti eterosessuali possono esserne colpiti.
I condilomi possono essere in rilievo o piatti, piccoli o grandi; talvolta possono essere raggruppati, ed assumere una forma che ricorda un polipo o un cavolfiore. Spesso, però, sono dello stesso colore della pelle e non causano dolore. In alcuni casi le verruche sono talmente piccole e piatte che possono addirittura passare inosservate.
Nelle donne alcuni ceppi virali possono causare modifiche al collo dell’utero che potrebbero innescare la formazione di un tumore, quindi è importante diagnosticarlo e curarlo il prima possibile. Gli uomini portatori di HPV possono anche essere a rischio di tumore al pene e all’ano.
Le verruche che si sviluppano vicino o all’interno dell’uretra (il canale che permette la fuoriuscita dell’urina) possono interferire o interrompere il normale flusso di urina.
Il trattamento medico delle verruche genitali comprende pomate da applicare varie volte la settimana.
Le verruche possono anche essere trattate con piccole procedure chirurgiche, tra cui:
- freddo (criochirurgia),
- caldo (elettrocauterizzazione),
- terapia laser,
- intervento chirurgico.
Nel caso di verruche genitali, i partner sessuali dovranno essere sottoposti a visite mediche e trattati se contagiati. Il trattamento è necessario anche in assenza di sintomi.
Sarà necessario ritornare dal medico dopo il trattamento per assicurarsi che tutte le verruche siano scomparse.
In donne con storia di verruche genitali o con partner affetti si raccomanda l’esecuzione regolare del Pap test. Nel caso di verruche della cervice, potrà essere necessario ripetere il Pap test ogni 3-6 mesi dopo il primo trattamento.
Poiché l’HPV rimane asintomatico all’interno del corpo, le verruche genitali potrebbero riapparire in qualunque momento dopo la cura. Coloro che sono già stati contagiati dalle verruche genitali possono essere portatori del virus e infettare altre persone. Chi ha già avuto un episodio di HPV può essere infettato dall’HPV da un partner diverso.
È importante ricordare che tutte le terapie disponibili agiscono contro il condiloma, rimuovendolo, ma non agiscono contro il virus che l’ha provocato; ciò significa che il virus può restare sulla pelle anche dopo la guarigione del condiloma.
Ne consegue che, indipendentemente dal trattamento impiegato, il condiloma può recidivare e, pertanto, la recidiva non è indice né di fallimento terapeutico, nè di terapia mal eseguita.
Pertanto la scelta del trattamento da impiegare viene effettuata dopo un’attenta valutazione di alcuni parametri, come ad esempio: età e condizioni di salute generali del paziente, localizzazione, numero e dimensioni dei condilomi.
È possibile trattare le manifestazioni cliniche provocate dal virus HPV, ma non è possibile trattare il virus, che verrà invece eliminato nel tempo dal sistema immunitario dell'ospite, ma fino ad allora potrà essere trasmesso anche al/alla partner. Eliminando i condilomi si riduce ma non si azzera il rischio di trasmettere il virus, che per un periodo anche lungo può permanere nelle aree peri-lesionali, con possibile recidiva dei condilomi.
Con nessuna metodica di trattamento dei condilomi si può avere la certezza di guarigione. Le recidive dopo terapia sono frequenti, tuttavia il sistema immunitario (di un soggetto con sistema immunitario efficiente) tende nel tempo a eliminare il virus e, pertanto, le recidive tendono a essere sempre meno frequenti.
Alla guarigione dell’area trattata, l’attività sessuale può riprendere regolarmente specie nell’ambito di una coppia fissa, dove entrambi i partner hanno lo stesso profilo di virus sulla pelle/mucosa (indipendentemente dalla presenza di condilomi che, ricordiamo, sono solamente la manifestazione clinica dell’infezione virale).
L’unica vera prevenzione per i condilomi è la vaccinazione anti HPV che, per essere realmente efficace, andrebbe fatta prima dell’inizio dell’attività sessuale. I vaccini anti HPV sono nati per la prevenzione del carcinoma della cervice uterina, ma studi epidemiologici hanno evidenziato un’efficacia anche nella prevenzione della condilomatosi sia nelle femmine che nei maschi.